mercoledì 24 febbraio 2016

TARTE CON PERE CARAMELLATE E GANACHE AL CIOCCOLATO

Oggi 23 febbraio 2016 il mio blog compie due anni, non ci posso credere, due anni sono tanti. Tutto questo è stato possibile solo grazie al vostro affetto, non vi ringrazierò mai abbastanza  per aver permesso che il mio amato blog crescesse e io con lui. Ho imparato tantissime cose in questi due anni, ma il merito non è solo dei corsi che ho frequentato ma di tutti voi, dei vostri consigli, la vostra esperienza, la passione e l'amore che avete saputo trasmettermi. Alcune di voi hanno risvegliato in me la passione per la panificazione ed io le ringrazio per questo, mi hanno fatto scoprire un mondo meraviglioso che amo profondamente, la gioia che provo a mettere le mani in pasta è unica e magica !  Con alcune di voi sono nate delle bellissime amicizie ed io sono molto felice per questo!
Tra tutte le torte che ho da pubblicare, ho scelto questa deliziosa tarte con pere caramellate e ganache al cioccolato, nata così per caso. L'intenzione era quella di fare una frolla con pere e cioccolato ma poi ho cambiato idea mentre facevo la frolla, era tutto nella mia mente...mi stuzzicava l'idea di cambiare la mia versione iniziale e così è venuta fuori lei, creata dalla mia fantasia ... Credo che le cose che nascono così per caso siano le migliori, infatti non mi sbagliavo! Una frolla friabile che si scioglie in bocca, le pere  caramellate con il miele e per finire una ganache al cioccolato fondente per esaltare la loro bontà.  Questa tarte è piaciuta a tutti, spero piaccia anche a voi miei cari amici, perché l'ho scelta per festeggiare con tutti voi il mio compliblog, due splendidi anni dove mi avete regalato grandi emozioni, ma sopratutto mi sono sentita circondata dal vostro affetto, che per me ha un grande significato. Siete meravigliosi... grazie di cuore !!!

Con affetto, Laura <3




INGREDIENTI:

Per la frolla: 360 gr di farina per crostate e biscotti con lievito
1 uovo intero
190 gr di burro morbido a temperatura ambiente
140 di zucchero a velo
50 gr di mandorle
20 gr di granella di pistacchi di Bronte


Per le pere caramellate:
4 pere Williams
100 gr di miele d'acacia


Per la ganache al cioccolato fondente:
200 ml di panna di soia 
200 gr di cioccolato fondente da copertura
2 cucchiai di sciroppo d'acero



PROCEDIMENTO:

In una planetaria con la frusta k introducerre gli ingredienti per la frolla come segue:
burro morbido, zucchero a velo, mandorle tritate, l'uovo e 90 gr di farina setacciata.
Lavorate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
Incorporare per ultima la farina rimasta setacciandola.
Formare un panetto e disporlo su un foglio di carta forno e stenderlo con il matterello fino a 1 cm di spessore.
Conservare nel freezer per 30 minuti.
Preriscaldare il forno ventilato a 160 °C.
Imburrare le pareti e il fondo di uno stampo da crostata da 23 cm.
Appena il composto di mandorle si sarà indurito, toglierlo dal freezer e rivestire lo stampo.
Lasciare riposare in frigo per 30 minuti, poi cuocere in forno per 20 minuti, sfornare e lasciare raffreddare bene.
Sbucciare le pere, tagliarle in quarti, eliminare il torsolo e tagliarle a spicchi grossi.
Scaldare il miele in una padella antiaderente, incorporare le pere e cuocerle per 3/5 minuti, mescolando fino a caramellarle.
Togliere dal fuoco e tenere da parte.
Mettere in un tegame la panna e farla bollire per qualche minuto , dopodiché spegnere il fuoco.
Spezzettare in modo grossolano il cioccolato e metterlo in una ciotola; unire la panna bollente e mescolare fino a fonderlo. 
Aggiungere lo sciroppo d'acero, amalgamare e lasciate raffreddare.
Sulla frolla fredda, inserire le fette di pera a raggiera e versare la ganache sulle pere livellandola.
Decorare la tarte con granella di pistacchi di Bronte. 
Lasciare riposare la tarte almeno un'ora prima di servire






martedì 16 febbraio 2016

INTRECCIO D'AMORE BLACK & WHITE " VALENTINE'S DAY"

Carissimi amici e cari lettori,  per festeggiare San Valentino ho voluto creare due cuori  intrecciati di frolla: una aromatizzata all'arancia e l'altra al cioccolato, perfettamente in sintonia tra loro come i cuori di due innamorati! Di solito non amo queste feste, però devo dire che sono stata parecchio stimolata a creare qualcosa, tutti mi chiedevano "ma allora che cosa pubblichi per San Valentino?" 
Vi assicuro che mi sono lasciata prendere dalle emozioni...nel bar pasticceria, dove vado a prendere il caffe tutte le mattine, avevano creato dei graziosi cuoricini farciti con la nutella e alla crema di pistacchio, delle tortine fantastiche ricoperte di glassa rosa con la scritta "ti amo". Vi assicuro che non è facile resistere a certe tentazioni...assaggiando uno di questi biscottini sono stata rapita, ho provato una grande emozione, una frolla friabile abbinata alla crema di nutella... una vera esplosione di sapori! Parte da lì la mia idea di creare questi graziosi biscotti intrecciati...la semplicità in un biscotto a forma di cuore per festeggiare il mio amore! San Valentino lo festeggio tutto l'anno perchè l'amore si alimenta con i piccoli gesti quotidiani.
Vi auguro una splendida settimana!
Con affetto, Laura <3










INGREDIENTI:

Per la frolla aromatizzata all'arancia
300 gr di farina per frolla e biscotti con lievito
90  gr di zucchero 
150 gr di burro di panna centrifugata
1 uovo intero + 1 tuorlo
1 buccia  di un arancia gratuggiata
un pizzico di sale


Per la frolla al cioccolato:
270 gr di farina per frolla e biscotti con lievito 
30 gr di cacao amaro
90 gr di zucchero 
150 gr di burro di panna centrifugata
1 uovo intero + un tuorlo
un pizzico di sale

Per la crostatina a forma di cuore:
Pasta frolla aromatizzata all'arancia
confettura di more di rovo 



PROCEDIMENTO:

In una planetaria con la frusta k, introducete gli ingredienti in questa sequenza: farina, zucchero, burro, un pizzico di sale, 1 uovo intero, il tuorlo, la buccia dell'arancia.
Impastate fino a che l'impasto si stacca dalle pareti avvolgendosi nella frusta.
Spegnete la macchina, prendete l'impasto e schiacciarlo su un foglio di carta da forno e chiudetelo a pacchetto prima di riporlo in frigo. Deve riposare almeno 30 minuti.
Questa operazione può essere eseguita anche a mano, ma se non avete manualità meglio evitare per non suriscaldare il prodotto.
Preparate la frolla aromatizzata all'arancia e poi quella al cioccolato, per evitare di continuare a lavare il contenitore della planetaria.
Quando preparate la frolla al cioccolato miscelate la farina con il cacao e procedete come per la prima frolla.
Trascorso il tempo di riposo in frigo, la frolla va lavorata per qualche minuto su un piano di lavoro spolverizzato di farina  per renderla plastica.
Stendete la frolla dello spessore di 1 cm e ritagliate due cuori con uno stampo un pò grandino, poi pogiateli su un vassoio rivestito di carta forno e poneteli in frigo. Proseguite a creare i biscottini piu piccoli e ponete anche questi in frigo. Imburrate uno stampino da torta a forma di cuore e rivestite con la frolla, buccherellate con una forchetta il fondo, versate due cucchiaini di confettura di more di rovo e decorate con un biscottino a forma di cuore.
Unite i due cuori grandi con un pennello imbevuto di albume e successivamente quelli piu piccoli allo stesso modo. 
Preriscaldate il forno ventilato a 180 °C, rivestite le teglie da forno e ponete i biscottini tenuti in frigo.
Cuocete in forno per 7/10 minuti i due cuoricini intrecciati più grandi, per 5/6 minuti quelli più piccoli e la crostatina per 15 minuti (deve risultare dorata). 
Sfornare e lasciare raffreddare su di una gratella.

NOTE: tutti gli ingredienti devono essere freddi da frigo





venerdì 5 febbraio 2016

BRIOCHES AL FARRO A LIEVITAZIONE NATURALE

Buongiorno cari amici e cari lettori, oggi vi delizierò con una ricetta di un dolce lievitato da colazione sano ed equilibrato. Per la sua realizzazione ho usato ingredienti di prima qualità perché bisogna sempre pensare che, per tenere sano il nostro corpo, dobbiamo nutrirci in modo adeguato ed equilibrato, introducendo degli alimenti che siano in grado di soddisfare i nostri fabbisogni. Con la vita frenetica che conduciamo, a volte non è facile riuscire a fare la spesa leggendo tutte l'etichette dei prodotti che acquistiamo, ma è una buona abitudine per evitare di comprare prodotti che contengono conservanti che possono scatenare delle vere allergie e intolleranze nel nostro organismo. In tutti i corsi che ho frequentato, i docenti enfatizzavano l'uso di prodotti di prima qualità per ottenere un ottimo prodotto finale. Pensate che io faccio veramente fatica a mangiare qualsiasi prodotto confezionato (biscotti, brioches ecc), li confronto sempre con quello realizzo con le mie mani e vi assicuro che non è la stessa cosa. La mia passione per i lievitati ormai credo che sia evidente, di questo si è accorto anche il mio maestro Marco Avidano, docente di pasticceria sui "Lievitati da colazione" e il "Corso sul Panettone". Credo che sia bello insegnare a persone con una passione che li accomuna, rende il compito più facile al docente e si viene a creare una sintonia  di gruppo dove tutto diventa semplice anche nelle realizzazioni di ricette difficili.
Ricordatevi sempre che realizzare qualsiasi cosa con passione e amore è gratificante e ci rende più felici! 
Auguro a tutti voi una dolce notte e una splendida settimana!
Con affetto, Laura <3






INGREDIENTI:


300 gr di Manitoba
200 gr di farina di Farro
150 gr di lievito madre o 12,5 gr di lievito di birra fresco
90 gr di zucchero semolato
7,5 gr  di miele d'acacia
75 g di latte intero
150 gr di uova intere
150 gr di burro
9 gr di sale




PROCEDIMENTO:

Nella planetaria con la frusta k sciogliete il lievito madre con il latte tiepido.
Unite le farine miscelate e setacciate, iniziate ad impastare a velocità moderata per 5 minuti.
Sostituite la frusta con quella a gancio. Inserite lo zucchero, il miele e le uova leggermente sbattute.
Impastate fino ad ottenere una buona maglia glutinica, a questo punto aggiungete il burro morbido in due volte e il sale.  Ad impasto incordato, spegnete la macchina. Ungete con un pochino di olio di semi  un contenitore capiente e mettete l'impasto a lievitare fino al raddoppio. Ci vorranno circa 4 ore se utilizzate come me il LM; se invece optate per il lievito di birra fresco ci vorranno circa un paio d'ore.
A lievitazione avvenuta capovolgete l'impasto e porzionatelo in pezzi da 60 gr l'uno. A questo punto decidete le forme che gradite maggiormente(rotonde,a forma di chiocciola,...)
Date una forma rotonda alle prime, mentre per le chioccioline fate dei rotolini dello spessore di 1/2 cm lasciando le estremità più sottili. Arrotolate per fare le chioccioline, mettendo la parte finale sotto per evitare che in lievitazione si aprano.
Foderate le placche con della carta forno e disponete le brioches ben distanziate tra loro. Coprite con della pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio per circa 2 ore.
Spennellate le brioches con un uovo e 1 cucchiaio di panna. 
Cuocete a forno caldo ventilato a 180 °C per 15/18 minuti o secondo il vostro forno.
Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.
Vi assicuro che queste brioches sono ottime sia come colazione che come merenda.
















domenica 17 gennaio 2016

ORANGE CAKE CON ARANCE CARAMELLATE

Carissimi amici, nel periodo precedente al Natale mi sentivo particolarmente ispirata, quindi tutti giorni preparavo un dolce diverso o un pane particolare. Ho sperimentato diverse ricette di pizza con lievito madre e con un impasto misto; ho preparato le tigelle, la pitta, tantissime ricette dolci e salate con la zucca. Ormai avete capito che ho una vera passione per i lievitati, tanto che qualche mese fa sono andata a fare il corso sui lievitati da colazione  e alla fine di novembre ho fatto il corso sul panettone. Per me sono state due bellissime esperienze che hanno arrichito il mio bagaglio in fatto di lievitati. Indovinate un po' cosa ho ricevuto a Natale come regalo da parte delle mie figlie?  Un corso meraviglioso alla scoperta  dell'arte in un biscotto, il docente è un allievo del maestro Ernest Knam, non potevano farmi regalo più grande...per me sarà una grande emozione alla scoperta di un mondo fantastico, fatto di magia  e  tanta dolcezza ...ma scusate mi sono lasciata trasportare da questo mondo fatato della pasticceria...Oggi vi presento un dolce meraviglioso, ricco di profumi agrumati  quali il limone, l'arancia e il mandarino, una vera coccola di dolcezza e golosità sublime, la sua sofficità  il suo profumo vi conquisteranno ad ogni morso.
Vi auguro uno splendida settimana, alla prossima ricetta golosa!
Con affetto, Laura ^_^







INGREDIENTI:

200 gr di farina di farro
50 gr di farina di riso
100 ml di olio di girasole
100 ml di succo di 1 arancio e 2 mandarini
la buccia grattugiata di 1 limone, 1 arancio e 1 mandarino
4 uova intere a temperatura ambiente
170 gr di zucchero
1 bustina di lievito per dolci

Per le arance caramellate
1 arancia bio
4 cucchiai di succo d'arancia
4 cucchiai di zucchero fine



PROCEDIMENTO:


In una planetaria montare le uova intere con lo zucchero, fino a farle diventare bianche e spumose.
Setacciare la farina con il lievito.
Sempre montando inserire l'olio a filo, unire poco per volta la farina, alternandola al succo degli agrumi, inserite la buccia grattugiata del limone, arancia e mandarino.
Imburrare e infarinare  uno stampo da plum cake da 30cm cuocere a forno caldo a 180°c per 50/60 minuti, o secondo il vostro forno. Controllare la cottura con uno stecchino di legno: se la torta è cotta deve uscire asciutto, altrimenti proseguire la cottura fino a cottura completa.
Sfornare la cake e fara raffreddare su una gratella per dolci, decorare con lo zucchero a velo e le arance caramellate.

Per le arance caramellate:
Tagliare l'arancia a fettine di 1 cm. Versare il succo e lo zucchero; mescolare con una paletta di legno per farlo sciogliere.
Disporre le fettine d'arancia e farle caramellare, dopo 5 minuti spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. 





domenica 3 gennaio 2016

IL SIGNOR PANETTONE ... HAPPY NEW YEAR

C'era una volta... Il panettone. La sua origine è Lombarda, anzi Milanese. Sembra che esistesse già nel '200, come pane arricchito di lievito, miele, uva secca e zucca. Il nome panettone sarebbe nato per indicare la forma più grande che aveva rispetto agli altri prodotti da forno. Ancora nell'Ottocento questa preparazione era solo un grosso pane basso arricchito con uova, zucchero, uva passa.
I golosi amano collegare la nascita del panettone ad alcune leggende ambientate nella Milano di fine '400.
Una prima narra di Ughetto, figlio del condottiero Degli Atellani, che per far colpo sulla giovane Adalgisa figlia del pasticcere Toni, commissionò al padre di lei uno speciale pane arricchito.
Il dolce fatto di burro, uova, zucchero, cedro e aranci canditi  ottenne il risultato sperato, così molti nobili iniziarono a regalare il " pan del Toni " alle proprie innamorate.
La seconda leggenda assegna la nascita del panettone ai cuochi della corte del duca Ludovico Sforza che, per festeggiare degnamente il Natale, prepararono un pane a cupola contenente acini d'uva. Per una disattenzione di Toni, l'addetto al forno bruciò l'impasto nella parte esterna, formando una spessa crosta. Il dolce venne molto apprezzato dai cortigiani che lo chiamarono il "pan del Toni" per evidenziare la peculiarità.
Uno degli artefici del panettone moderno è stato Paolo Biffi, che curò un enorme dolce per Pio IX al quale lo spedì con una carrozza speciale nel 1847. Golosi del pan del Ton sono stati tanti personaggi storici: dal Manzoni al principe austriaco Metternich, quest'ultimo parlando delle "cinque giornate" disse dei Milanesi: "Sono buoni come i panatoni".
Nascita e sviluppo della forma e della confezione attuale del panettone sono databili alla prima metà del '900, quando Angelo Motta propose il cupolone e il "pirottino"di carta da forno, quasi a celebrare la crescita e l'importanza del preparato.
Come vedete le storie e le leggende sono tante per questo splendido lievitato. Io oggi ve l'ho presento nella versione classica del Panettone di Milano con uvetta, cedro e arance candide. Una vera esplosione di bontà e golosità sublime, il mio primo Panettone...che orgoglio essere riuscita a realizzarlo! Certo non è un lievitato semplice, anzi è abbastanza complesso; non credo che sarei riuscita a realizzarlo se prima non avessi fatto il corso sul panettone...Grazie alle nozioni del maestro Marco Avidano, docente del corso che ho frequentato da Eataly nel mese di novembre. Il maestro ci ha guidato nel magico mondo di questo meraviglioso lievitato, cercando di spiegarci tutte le nozioni e le criticità  dei vari passaggi di lavorazione per ottenere un fantastico panettone. Per me è stata una grande emozione dall'inizio alla fine. Con questo post voglio ringraziare sia il maestro Avidano, per la pazienza che ha avuto nei miei confronti per averlo assillato di mille domande, e per l'amore e la passione per il suo lavoro. Vedevo le sue facce  quando qualcuno di noi al corso sbagliava la pirlatura, sembrava che qualcuno gli trafiggesse  il cuore. Un  grazie a  Morena Roana del blog menta e cioccolato, che  nel  post sul panettone ha  messo a disposizione la sua  esperienza per la sua realizzazione. Ho deciso che per il mio primo panettone avrei realizzato una ricetta di Morena, perché trovo le sue spiegazioni chiare e precise, perfette per chi come me si  accinge per la prima volta nella realizzazione di questo delizioso lievitato. La sua ricetta la trovate qui
Un grazie Speciale va alle mie due amiche blogger che mi hanno assegnato due premi, anche se non ho avuto il tempo di pubblicare un post per voi, prometto che l'ho farò, sono Eli del blog: la bottega creativa di eli  e Adenina del blog:My Tester Mania
Grazie a tutti voi cari lettori, per questo bellissimo anno vissuto insieme, vi auguro un 2016 strepitoso, ricco d'amore, gioia e tanta felicità, grazie di esserci sempre...siete meravigliosi!

Con affetto, Laura<3<3<3













INGREDIENTI:


per 2 panettoni da 500 gr

PRIMO IMPASTO:
100 gr di lievito madre rinfrescato tre volte
260 gr d farina manitoba per grandi lievitati
70   gr di burro morbido
70   gr di zucchero
43   gr di tuorlo
150 gr di acqua

SECONDO IMPASTO:
Il primo impasto
60 gr di farina manitoba
20 gr di burro
20 gr di zucchero
20 gr di mix aromatico( spiegazione nelle note)
43 gr di tuorli d'uovo
3   gr di sale
140 gr di uvetta sultanina
120 gr di cedro e arancio candito
10  gr di acqua se serve

Per prima cosa, dovete  fare i tre rinfreschi previsti e fatti il giorno del primo impasto.
1 rinfresco : ore 8.00
100 gr di pasta madre
100 gr di farina (la stessa usata per il panettone)
45   gr di acqua
Formate un panetto liscio e mettetelo in una ciotola coperto con pellicola bucherellata  a lievitare a 28° nel forno spento con la luce accesa.

2 rinfresco: ore 12.00
100 gr di lievito madre
150 gr di farina
75   gr di acqua
Formate un panetto e mettetelo a lievitare a 28°

3 rinfresco: ore 16.00
100 gr di lievito madre
100 gr di farina
45  gr di acqua
Formate un panetto e mettetelo a lievitare a 28°; quando si inizierà il primo impasto dovrà essere più che raddoppiato.

Preparate tutti gli ingredienti e metteteli in frigo, per evitare di scaldare l'impasto ad eccezione della farina e del burro.



PROCEDIMENTO :

1° Impasto: ore 20.00
Sciogliete lo zucchero in 200gr d'acqua e mettetela in frigo.
Spezzettate nella ciotola della planetaria il LM, unite i tuorli e con il gancio a foglia lavoratelo fino a farlo sciogliere: ci vorranno circa 10 minuti. Aggiungete circa 2 cucchiai d'acqua (quella zuccherata).
A questo punto aggiungete tutta l'acqua zuccherata, lavorate ancora 30 secondi  e aggiungete tutta la farina. Impastate fino a portare ad incordatura.
Quando sentite che la macchina fa fatica, togliete il gancio a foglia 
e inserite quello ad uncino.
Aggiungete man mano e poco alla volta anche l'acqua rimasta. Cercate di non perdere mai l'incordatura e fate le aggiunte solo quando la precedente sarà assorbita. Quando avete finito l'acqua, passate al burro, sempre poco per volta senza avere fretta!
Alla fine fate la prova del velo: prendete un pezzo d'impasto e cercate di aprirlo per vedere se forma il velo, cercando di non strappare la maglia glutinica.
A questo punto preparatevi la cosiddetta spia. Mettete un pezzetto di impasto in un contenitore piccolo e fate un segno o inserite un elastico. In questo modo potete capire quando l'impasto sarà triplicato, al resto dell'impasto andrà  messo in un contenitore più grande. Coprite con la pellicola e mettete a lievitare a 28°: ci vorranno circa dalle 9 alle 12 ore o più (il mio ha impiegato 12 ore). Tutto dipende dalla forza del vostro lievito o da come avete lavorato l'impasto.
Quando l'impasto sarà pronto, cioè quando sarà triplicato non prima, come raccomanda Morena, sgonfiatelo leggermente e mettetelo in frigo per 30 minuti.


2° Impasto
Anche per il secondo impasto pesate tutti gli ingredienti e metteteli tutto in frigo, tranne la farina e il burro. Se riuscite mettete in frigo anche la ciotola della planetaria e il gancio (io ho fatto così ).
Mettete nella ciotola il primo impasto, metà zucchero e farina. Fate impastare per un paio di minuti e aggiungete il mix aromatico ed impastate a bassa velocità per 15 minuti fino a portare ad incordatura. Aggiungete il sale e poco per volta i tuorli battuti con lo zucchero. A questo punto, poco alla volta, incorporate il burro morbido. Alla fine se ritenete necessario incorporate un po' l'acqua.
L'impasto dovrà essere morbido ma non eccessivamente. Non perdete l'incordatura e controllate spesso la temperatura con un termometro. Se necessario fermatevi e ponete l'impasto in frigo per 15 minuti.
Ora andiamo ad inserire le sospensioni. Vanno fate incorporare molto delicatamente, giusto il tempo per amalgamarle. Questa è una fase critica, la macchina va fatta girare piano, giusto il tempo per incorporare le uvette e i canditi, se no si rischia la rottura della maglia glutinica.
Rovesciate l'impasto su un piano di lavoro e lasciatelo cosi all'aria per 45/60 minuti. Questo permetterà che l'impasto si assesti per fare la pirlatura, formando una pellicola in superficie.
Imburrate il piano di lavoro e  le mani e fate una prima pirlatura  (guardate qui)



Dividete l'impasto nella pezzature che avete deciso di realizzare [nel mio caso 2 da 500 gr]. Lasciate all'aria per altri 15/20 minuti. Fate un 'altra pirlatura e passate l'impasto nel pirottino.
Ponete nuovamente a lievitare a 28°. Coprite con pellicola  e aspettate che arrivi almeno a due centimetri dal bordo. Anche in questa fase dipende molto da tanti  fattori: a me ci sono volute 6 ore ma ci potrebbero volere anche 7/9 ore.
Poco prima che arrivino a 2 cm dal bordo, scopriteli e lasciateli all'aria per 30 minuti. Questo farà siche si formi una pellicola in superficie che vi permetterà di fare la scarpatura.Qui





Io essendo alle prime armi,non mi sono azzardata in questa manovra, ma mi sono limitata a fare un taglio a croce e mettere il burro in mezzo.
Infornate a 170°  a forno statico nel ripiano in basso del forno per 55 minuti per un panettone da 1kg [i miei hanno cotto in 45 minuti essendo 2 panettoni da 500gr]:regolatevi secondo il vostro forno. Al corso il maestro ha detto che il panettone si può cuocere anche in forno ventilato, ma io avevo paura che si asciugassero troppo e ho preferito usare il forno statico. Per sapere se sono cotti, inserite un termometro in mezzo al panettone: il cuore dovrà avere una temperatura pari a 94°.
Sfornare ed infilare uno spillone apposito alla base dei panettoni; capovolgerli a testa in giù fino a raffreddamento [io per tutta la notte]. Una  volta freddi, rigirateli e lasciateli all'aria, dopo 12 ore confezionateli con dei sacchetti in polipropilene (sono fatti apposta per far uscire l'umidità e non fanno entrare muffe e batteri). Spruzzate dell'alcool a 95° all'interno del sacchetto e inserite i panettoni, in questo modo si possono conservare fino a 60 giorni.
Dopo tutta questa fatica, ma anche emozione, devo dirvi che, per essere la prima volta che realizzo un panettone,  sono molto soddisfatta del risultato!

Note: prima di realizzare il panettone dovete leggere bene la ricetta che intendete realizzare, non dico di impararla a memoria ma quasi, questo per non avere sorprese durante la fase di lavorazione.
Comprate tutto quello che vi serve per realizzarlo.
Vi serviranno una bilancia elettronica, un termometro per misurare l'impasto sia nella fase di lavorazione che in cottura, ciotole medie e piccole per contenere gli ingredienti.
Preparate gli ingredienti  in anticipo e metteteli in frigo, tranne il burro e la farina.
Il mix aromatico si prepara il giorno del primo impasto: unite 15 gr di miele con la scorza di una arancia, di 1/2 limone e i semi di una bacca di vaniglia bourbon. Mescolate il tutto e mettetelo in un barattolino chiuso a temperatura ambiente. Usate solo arance e limoni non trattati e ingredienti di prima qualità, ne guadagna il risultato del prodotto finale.
I canditi devono essere di qualità; se non vi piacciono si possono sostituire con le gocce di cioccolato calcolando il 10% in meno della quantità prevista della ricetta. Ricordatevi che se usate il cioccolato al posto dei canditi il risultato finale sarà di un prodotto più asciutto. Per ovviare a questo, usate insieme la frutta a scelta tra mirtilli, frutti di bosco, ananas e zenzero, albicocche e uvette.
L'uvetta deve essere lavata bene e più volte con acqua calda, fate bollire dell'acqua e lasciatele in ammollo per 15 minuti. Scolatele e fatele asciugare su dello scottex. pesatele dopo aver fatto questo procedimento, prima di inserirla nel impasto.
Il burro dove essere di panna centrifugata, meglio se usate il burro bavarese. Tenetelo fuori dal frigo perchè va usato molto morbido.
La farina deve essere di qualità, usate una farina per grandi lievitati una buona manitoba  e 400W o usate una farina tecnica per panettone, perchè assorbono meglio i grassi e gli zuccheri rispetto a una farina normale ed è quindi adatta per grandi lievitati come il panettone, pandoro, veneziane ecc. Queste nozioni le ho acquisite al corso ed è una delle cose fondamentali per avere un lievitato di qualità e ben strutturato. Morena dice le stesse cose. Pensate di costruire una casa: prima si fanno le fondamenta e poi il resto e cosi è per il panettone, la farina è fondamentale...
Per fare il panettone ci vogliono 2 giorni di lavoro, tanta pazienza, amore e passione. Si incomincia dalla cura del lievito madre [il mio in coltura in acqua]: per una settimana dovete rinfrescarlo tutti i giorni e se è necessario fargli anche il bagnetto, che serve per abbassare la carica batterica e per togliere l'acidità. Il lievito non deve essere acido per non compromettere tutto il nostro lavoro.












sabato 5 dicembre 2015

CHIOCCIOLINE ALLA PANNA E ZUCCA A LIEVITAZIONE NATURALE


Buongiorno carissimi amici!
Mentre aspetto d'iniziare il corso da Eataly, ho pensato di utilizzare il mio tempo per scrivere il post per questa splendida ricetta di cui mi sono perdutamente innamorata!
Come sempre la mia scelta cade sui lievitati da colazione. Ultimamente ho lasciato spazio alla mia creatività , cercando di esaltare le mie creazioni attraverso le foto, utilizzando quello che la natura ci dona e cercando di rispettare la stagionalità  dei prodotti utilizzati, come queste deliziose chioccioline alla zucca che mi hanno affascinato al primo  sguardo...come si fà a non innamorarsi di queste fantastiche delizie! Ringrazio la bravissima Morena Roana per averle condivise nel suo bellissimo blog :menta e cioccolato. Come ben sai cara Morena, adoro le tue ricette perché traspare tutto l' amore e la passione per quello che fai, sei fantastica! Grazie di cuore per tutte queste meraviglie e per trasmetterci la tua passione! La ricetta originale la trovate qui.
Devo dirvi che non ho trovato nessuna difficoltà  nell' eseguire queste chioccioline, ho leggermente modificato la ricetta, inserendo la farina di farro al posto di quella zero, la panna di soia, il latte di soia e il lievito madre. Per il resto ho eseguito pari passo la ricetta,  vi consiglio di provarle sono sicura  che il loro sapore vi conquisterá al primo assaggio.
Vi auguro uno splendida settimana, scusatemi per l'assenza dai vostri blog, ma il mio week end è stato molto intenso e carico di emozioni...più avanti capirete il perché adesso vi lascio un po' di mistero sulla mia assenza... 
Con affetto Laura<3<3<3




INGREDIENTI:
400 g di farina Manitoba
200 g di farina di farro
100 g di panna di soia
50 g di latte di soia
170 g di lievito madre rinfrescato e al raddoppio
1 uovo + un tuorlo
50 g di burro morbido
7 g di sale
200 g di polpa di zucca tagliata a pezzi

Per spennellare :
1 albume
Zucchero in granella
1 cucchiaio di panna di soia

PROCEDIMENTO:
Cuocete al cartoccio in forno la zucca tagliata a pezzi a 200 °c per 15/20 minuti, controllate la cottura in base al vostro forno, schiacciate e fate raffreddare. Morena consiglia la cottura a vapore o microonde.
Setacciate e miscelate le farine.
Nella planetaria con la frusta k sciogliete il lievito madre con il latte tiepido e la panna, coprite e lasciate riposare per una decina di minuti.
Unite metà farina e cominciate ad impastare a velocitá 1, sostituite la frusta mettete quella a gancio.
Aggiungete  il tuorlo e l'uovo intero, la zucca poco per volta , lo zucchero e i semi di una bacca di vaniglia.
Amalgamate bene ed aggiungete la farina poco per volta, per ultimo aggiungete il sale.
Lavorate bene l'impasto è unite il burro morbido e impastate fino ad ottenere un impasto ben incordato.
Ungete  con un pochino di olio di semi un contenitore capiente e mettete l'impasto a lievitare fino al raddoppio, circa 2 o 4 ore in base alla temperatura e al lievito usato.
Io ho utilizzato il lievito madre il cui tempo di lievitazione è 4 ore, se utilizzerete il lievito di birra ci vorranno circa un paio d'ore.
A lievitazione avvenuta capovolgete l'impasto nella spianatoia, dividete  in 15 pezzi, cercate di fare dei rotolini dello spessore di 1/2 cm lasciando le estremità più sottili. Arrotolate per formare delle chioccioline, mettete la parte finale sotto per far si che in lievitazione non si aprano.
Disponete su delle placche da forno, foderate di carta forno, ben distanziate, coprite con della pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio(ci vorrà circa 2 ore).
Sbattete l'albume con la panna e spennellate le briosche. Cospargete di granella di zucchero ed cuocete a 180°c per 15/18 minuti secondo il vostro forno.
Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.
A noi sono piaciute così al naturale, ma  i più golosi potranno farcirle sia con la nutella che con della confettura. 
Buona colazione a tutti!!!









venerdì 13 novembre 2015

CANNONCINI E CESTINI DI SFOGLIA, CON CREMA PASTICCIERA E GRANELLA DI PISTACCHI DI BRONTE

Buongiorno  miei carissimi lettori, volevo condividere con tutti voi questi deliziosi cannoncini e cestini di sfoglia realizzati il 20 ottobre in occasione del compleanno della mia Eleonora.
Ho passato un pomeriggio in cucina per realizzare queste delizie: volevo che fosse tutto perfetto
per la mia principessa. Il risultato giudicatelo voi... Per me è stata una grande emozione dall'inizio alla fine ed ero felicissima del risultato ottenuto!
Potete ottenere questi deliziosi cannoncini con la pasta sfoglia realizzata da voi oppure con quella già  pronta, questa è una decisione che spetta a ogni uno di voi in base alle vostre esigenze e tempo.
Ma ricordate che tutte le fatiche sono sempre ben ripagate, realizzare qualcosa di bello per rendere felice una persona cara è sempre appagante!
Il mio regalo per lei è stato quello di disporre i cannoncini in una coppa di cristallo e inserire in mezzo una splendida rosa... vedere il suo sguardo stupito è stato bellissimo!


  "Tanti auguri piccola gioia della mia vita, la tua nascita è stato il regalo più bello che potesse
     capitarmi, una gioia immensa... grazie di esistere!
  Con affetto, mamma".

INGREDIENTI  per 18 cannoncini e 3 cestini di pasta sfoglia:


460 g di pasta sfoglia  rettangolare
1 uovo intero per spennellare
zucchero semolato qb


Per la pasta sfoglia (circa 500 g di pasta):
tempo 1.15' + 3h e30' in frigorifero

250 g di farina 00
1 panetto di burro da 150 g (lasciato a temperatura ambiente per 30')
50 g di burro fuso
un pizzico sale
125 ml di acqua fredda


Per la crema pasticciera:
latte 400 ml
3 tuorli
farina di riso 30 g
1/2 bacca di vaniglia bourbon o estratto di vaniglia 2 cucchiaini
75 g di zucchero


Per decorare:
granella di nocciole e granella di pistacchi
zucchero a velo



PROCEDIMENTO:

Per la pasta sfoglia:
1. Disporre la farina a fontana e unire al centro il sale, il burro fuso e 125 ml di acqua fredda
Lavorare bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto molto omogeneo.
2. Formare una palla , batterla un paio di volte sul piano di lavoro e praticare un taglio a croce sulla superficie. Coprire con pellicola e conservare in frigorifero per 30 minuti.
3. Tirare la pasta con il matterello sul piano di lavoro infarinato e formare una croce, lasciando la parte centrale più spessa. Mettete al centro il panetto.
4. Ripiegare i quattro lembi di pasta sul burro, richiudendolo completamente a pacchetto.
5. Tirare la pasta formando un rettangolo e ripiegarla in tre parti : prima il terzo superiore sul centro, poi quello inferiore sulla parte ripiegata.
6. Eliminare l'eccesso di farina, avvolgere in pellicola e lasciare per 30 minuti in frigorifero.
Dopo il riposo tirare la pasta a rettangolo, ruotarla a 90°stenderla a rettangolo.
Ripiegare in tre parti, avvolgere in pellicola e lasciare per 30 minuti in frigorifero.
Ripetere questa operazione altre quattro volte, compreso il riposo.

 
Per i cannoncini e cestini di sfoglia:
Stendere la pasta sfoglia in un rettangolo e tagliare  con una rotella liscia delle strisce di 2,5/3 cm di larghezza  e all'incirca di 30 cm di lunghezza
Sbattere l'uovo in una ciotola e con un penello spennellare  metà della striscia in tutta la sua lunghezza, cercando di non debordare e arrivando fino al margine.
Avvolgere la striscia di pasta sfoglia sul cannello apposito per cannoncini iniziando dalla parte appuntita, mantenendo la parte di pasta spennellata nella direzione in cui il cannello va ad allargarsi, in modo che l'uovo faccia da collante tra le parti di pasta sfoglia che si andranno a sovrapporre quando le avvolgerete per avvolgere il cannoncino.
Premere un po' la pasta alle due estremità come per fissarla sul cannello e poi spennellare il cannoncino con l'uovo sbattuto senza  toccare però la parte che andrà a poggiare sulla teglia durante la cottura in forno.
Spolverizzare il cannoncino con lo zucchero semolato a grana fine e disporre tutti i cannoncini così preparati su una teglia foderata di carta forno, da infornare per circa 18/20 minuti a 200°.
Appena i cannoncini saranno cotti sfornarli, lasciarli intiepidire e poi sfilarli dai cannelli. Lasciarli raffreddare completamente e poi farcirli con la crema pasticciera usando una sac a poche con la bocchetta a stella.
Per realizzare i cestini utilizzare le strisce che avanzate, tagliandole a metà e intersecandole in uno stampino da muffins. Rivoltare i bordi all'interno cosi da formare dei cestini da cuocere in bianco insieme ai cannoli. Successivamente farcire con la crema e distribuire la granella di pistacchi.

Per la crema pasticciera:
In un pentolino capiente fare bollire il latte con la stecca di vaniglia, togliere dal fuoco e tenere da parte.
Separare i tuorli dagli albumi, montare i rossi d'uovo con lo zucchero fino a farli diventare bianchi e spumosi.
Versare metà del latte sulla massa montata sempre mescolando con una frusta, versare tutto nel pentolino e cuocere a fuoco moderato fino a quando la crema si sarà addensata. Togliere dal fuoco e versarla in contenitore di vetro e farla raffreddare. Coprire la crema con una pellicola a contato